Cambiare?… per forza!

Cambiare?… per forza!

07 Marzo, 2016
Start up season 2018: sport alternativi

Arrivati al termine di una lunga stagione di triathlon dove per terminare il nostro Im Full Distance o 70.3 abbiamo nuotato, pedalato e corso per mesi, è doveroso concedersi una pausa e variare almeno per alcune settimane la nostra routine classica di allenamento. Questa fase introduttiva che può variare dalle quattro fino alle otto settimane ci permette di lavorare su aspetti fondamentali della preparazione, riuscendo però a uscire dal consueto schema di allenamento. Proprio perché ci troviamo in una prima fase di costruzione, cercheremo attraverso attività alternative di mantenere efficienti due pilastri della preparazione, ossia l’endurance di base e la forza. Vediamo come impostare il nostro start up season 2018 attraverso sport alternativi.

 

  • La palestra

L’attività in palestra che si svolge negli ultimi anni prevede numerosissime attività che fanno al caso nostro. Se vogliamo lavorare più sulla forza e sulla postura in generale possiamo orientarci su lezioni individuali o di gruppo come lo stretching, lo yoga e il pilates (attività rivolte all’equilibrio posturale) e il total body o il TRX, che presentano serie di esercitazioni molto complete per sviluppare in modo armonico la forza. Un lavoro che associa l’attività aerobica alla forza è il cross fitness, mentre sempre attuale ma con componenti aerobiche elevate resta il cycling, vero e proprio surrogato invernale della bici indoor.

  • Il trail run

È questo un ottimo allenamento che associa l’endurance alla forza degli arti inferiori. Svolgere lunghe camminate in montagna, oltre a darci la possibilità di mantenere un ottimo stato di allenamento aerobico, permette di svolgere un notevole e continuo lavoro di forza resistente, che si sviluppa sia nelle fasi di ascesa sia nelle fasi in discesa. Sono allenamenti molto utili in quest’ottica non solo i classici trail o corse lunghe, ma anche brevi tratti da correre veloce in discesa (vedi tabella allenamento). Nella seconda parte dell’inverno è bene associare a uscite di trail run qualche gara di corsa campestre. La più antica delle discipline invernali dell’atletica è il miglior allenamento di costruzione per maratone e mezze maratone primaverili e triathlon lunghi estivi.

  • Mtb e ciclocross

Ecco due classici allenamenti invernali per il ciclismo. Oltre ad affinare le capacità tecniche, le lunghe uscite in Mtb o con la bici da ciclocross (ormai un must dell’allenamento invernale nei paesi del nord e in Usa) sono un ottimo allenamento che combina il lavoro aerobico con la forza. Vista la particolarità e varietà dei percorsi che si possono compiere praticando queste discipline, si riescono a sviluppare diversi tipi di forza: dalla classica forza resistente (lunghe salite o lunghi tratti nel fango) alla forza esplosiva (salite brevi ma intense), alla forza massima (salite che durano pochi secondi ma dalla pendenza micidiale). Il ciclocross, se svolto in gara, ha anche un’ottima valenza tecnica legata alla salita e alla discesa dalla bici (inframezzata da brevi tratti di corsa); inoltre questo tipo di gare aiutano a sviluppare le capacità lattacide.

  • Lo sci di fondo

È la più completa e conosciuta disciplina di endurance invernale. Ottimo allenamento per i triatleti: oltre che sviluppare, come il trail e la Mtb, la forza degli arti inferiori, nel fondo si sviluppa anche la forza degli arti superiori e del tronco. Come già visto per altre attività, lo sci nordico associa e allena le capacità aerobiche e anaerobiche.

Di seguito un esempio di settimana-tipo:

 

Giorno Disciplina Allenamento
Lunedì Palestra Esercizi di equilibrio muscolare, mobilità, allungamento: stretching e pilates
Martedì Palestra Esercitazioni di forza (Trx – cross training- total body)
  Nuoto Un’ora di nuoto, con lavori estensivi da svolgere con palette e pull buoy
Mercoledì Corsa Riscaldamento + 3/4x(500/1.000 m) corsa veloce in discesa (2-4%) recupero correndo molto piano in salita svolgendo un’azione dove predomina la spinta dei piedi (quasi una corsa balzata con falcata non troppo ampia) + defat.
Giovedì Palestra Esercitazioni di forza (Trx – cross training- total body)
  Bici Un’ora di cycling subito dopo la forza in palestra alternando tratti in agilità a tratti di forza (alta resistenza – bassa cadenza di pedalata)
Venerdì Nuoto 1:30’ esercitazioni tecniche e sprint ben nuotati
Sabato Ciclismo Mtb o ciclocross alternando settimane su percorsi piatti e filanti con settimane su percorsi tecnici con salite brevi da fare forte
Domenica Trail run o sci di fondo 1:30’-2 di trail run oppure 2-3 ore di sci di fondo

 

Articolo tratto da Triathlete n. 222 

Articoli correlati

T100 Triathlon World Tour, arriva il nuovo circuito di gare PTO 2024

01 Febbraio, 2024

#RedefiningTriathlon (ridefinire il triathlon) è l’hashtag ufficiale del T100 Triathlon World Tour, il nuovo circuito di gare PTO 2024 che rappresenta l’evoluzione del PTO Tour per come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi. Annunciato di recente a Londra, il T100 Triathlon World Tour è una delle prima novità nate dalla partnership tra la Professional Triathletes […]

IRONMAN: 5 cose che (forse) ancora non sai!

19 Luglio, 2023

“Il triathlon? Sì, è quello sport in cui prima si nuota, poi si pedala e alla fine si corre una maratona.” Ebbene sì, per molte persone il triathlon è solo l’IRONMAN: 3,8 km di nuoto, 180 km in bici e 42,197 di corsa. Ma perché l’IRONMAN sembra avere un fascino irresistibile rispetto a distanze più […]

Traumi da impatto nella corsa: non asfaltiamoci troppo

05 Gennaio, 2023

Insieme al Dott. Luca De Ponti analizziamo le principali cause dei traumi da impatto generati dalla corsa. Tra asfalto e prato cosa scegliere? Meglio lo sterrato: meno traumatico anche se meno prestativo Quante volte, reduci da qualche acciacco, ci siamo sentiti consigliare di riprendere a correre sul prato a un’andatura modesta? È capitato a molti […]

Triathlon e cross: il fango e i suoi vantaggi

03 Gennaio, 2023

Nell’ambito della preparazione invernale di uno specialista di triathlon, non c’è dubbio che la disciplina del cross sia un ottimo banco di prova per testare i diversi aspetti relativi alla crescita fisiologica, tecnica, muscolare e agonistica dell’atleta. Proviamo ad analizzarli uno alla volta con Giorgio Rondelli