Dolore sotto al malleolo: cause, rimedi e consigli.

Dolore sotto al malleolo: cause, rimedi e consigli.

29 Giugno, 2023

Il dolore sotto al malleolo è un fastidio che capita di frequente a coloro che manifestano un’eccessiva torsione del piede. Ma come si manifesta? E quali sono le cause principali? Ma soprattutto, come possiamo prevenirlo?

Una questione di appoggio

Oggi sappiamo bene quali sono gli effetti negativi dell’appoggio del piede con una pronazione esagerata, ovvero l’eccessiva torsione verso l’interno nel momento in cui la pianta tocca il terreno. Spesso, infatti, un’eccessiva pronazione del piede può causare l’insorgenza di patologie come la tendinite dell’achilleo e/o del tibiale posteriore, e le “famose” fasciti plantari, molto frequenti nei casi di appoggio alterato.

Poco si è detto, invece, di quello che avviene sul versante esterno del piede, tra il perone e l’astragalo, In quelle zone ossee che formano la pinza malleolare insieme alla tibia e determinano l’articolazione della caviglia. E allora, cerchiamo di capirne di più.

Dolore Al Malleolo

Movimenti anomali ripetuti, portano a sforzi eccessivi

Poco fa abbiamo accennato alla torsione mediale che il piede subisce durante la pronazione. Questo movimento che può essere più o meno intenso a seconda della tipologia di terreno (strada, sterrato o montagna), avviene su più assi di rotazione. E in ogni caso conduce a tre situazioni negative:

. i tendini tibiali (il posteriore in particolare) fanno un superlavoro in stiramento;
. il tendine d’Achille lavora secondo un asse anatomico poco corretto;
. c’è un eccesso di carico mediale in corrispondenza dell’articolazione metatarsofalangea dell’alluce.

Inoltre, questa complessa dinamica di torsioni conduce a un possibile “conflitto anatomico” tra l’articolazione del perone e quella dell’astragalo. Tra le due parti ossee, infatti, esiste una superficie articolare cartilaginea che può essere messa a repentaglio dalla compressione generata da un movimento anomalo che si ripete sistematicamente.

Dolore Al Malleolo Corsa Su Strada

Dolore sotto al malleolo: dove e perché fa male?

Il dolore al malleolo si manifesta in corrispondenza della parte esterna della caviglia, nello specifico sotto il malleolo peroneale. Può non essere avvertito durante la camminata e manifestarsi durante la corsa. Di solito non c’è un gonfiore locale, ma la sofferenza è difficilmente compatibile con l’attività sportiva, e dunque il riposo è necessario. Se invece si fa finta di niente, nel corso del tempo può insorgere una vera e propria sofferenza della cartilagine, con conseguente usura.

Inoltre, l’eccessiva pressione e il conflitto tra le due parti ossee (articolazione del perone e dell’astragalo) può innescare un dolore che diventa più acuto proprio durante la corsa. E se non ci ferma in tempo, il dolore rischia di diventare cronico a tal punto da causare problemi anche in situazioni di cammino quotidiano.

La tecnologia della risonanza magnetica è stata in grado di osservare, studiare e catalogare tanti casi di questo tipo, in cui si è osservata una frattura da stress a livello dell’astragalo che ha richiesto tempi di recupero piuttosto lunghi.

Dolore Al Malleolo Corsa In Montagna

Meno antiinfiammatori e più biomeccanica articolare

Le terapie antiinfiammatorie risultano delle panacee se non si interviene “a monte”, ovvero se non si ristabilisce l’equilibrio anatomo-biomeccanico della caviglia.

Il consiglio è quello di valutare delle ortesi plantari, conosciuti anche come plantari sportivi. Parliamo di supporti finalizzati a compensare il difetto anatomico che porta all’eccessiva torsione mediale del piede. Spesso questo problema dipende da un’inclinazione verso l’interno dell’asse anteriore del piede. Quando si sta fermi, in piedi, le estremità inferiori si caricano molto sul davanti e sulla parte esterna, ma quando ci si muove il carico tende a manifestarsi in corrispondenza dell’alluce con un’eccessiva torsione verso l’interno. Il plantare ha la funzione di controllare il movimento del piede e far sì che venga evitato il conflitto peroneo-astragalico. Se non si è in una situazione di cronicità avanzata (con importanti danni articolari), il beneficio è immediato ed è possibile riprendere la normale attività fisica.

I plantari, inoltre, possono essere anche una soluzione preventiva. Non bisogna certo attendere che sopraggiunga il dolore al malleolo. Meglio evitare questa situazione, magari con una analisi della biomeccanica della corsa, utile a capire come corriamo e quali scarpe possono essere più indicate per il nostro tipo di piede che appoggia in un certo modo. A questo proposito, sono sempre di più i negozi di running e centri specializzati che dedicano spazio, tempo e risorse all’analisi e valutazione della biomeccanica di corsa, uno step che tantissimi runners e triatleti hanno capito di dover fare per ridurre al minino le tipologie di infortunio descritte in precedenza.

Dolore Al Malleolo Plantari Sportivi

L’infiltrazione di acido ialuronico all’interno della caviglia, invece, è una pratica che può supportare la risoluzione del problema, a patto che si migliori la biomeccanica dell’appoggio. Inoltre, sempre a proposito di plantari, se ne consiglia l’utilizzo quotidiano anche quando si cammina e c’è uno stress minore rispetto alla fase di corsa. Quando si adotta un plantare per la prima volta, le prime due settimane sono dedicate all’adattamento, ed è sconsigliabile allenarsi per tanti chilometri. Molto molto meglio, invece, gestirsi progressivamente provando il plantare prima in camminate veloci e poi alterando piccoli tratti di corsa lenta, ma sempre con un chilometraggio inferiore ai 6/7 km.

Cose da ricordare

  1. la pronazione del piede fa parte della normale fisiologia dell’appoggio e corrisponde alla torsione del piede verso l’interno che cerca di attutire l’impatto con il terreno;
  2. la torsione del piede avviene per un’azione sinergica dei muscoli tibiali (che si stirano) e peronei (che si contraggono);
  3. se non corretta, l’eccessiva pronazione può provocare una serie di patologie da sovraccarico che condizionano il proseguo dell’attività fisica;
  4. in caso di dolore al malleolo, è strettamente consigliato fermarsi e risolvere lo stato infiammatorio;
  5. la terapia antiinfiammatoria non è miracolosa e serve a poco se non si risolve, “a monte”, il problema dell’eccessiva pronazione;
  6. prima di ricominciare a correre e lasciarsi l’infortunio alle spalle, meglio sottoporsi ad un’analisi della biomeccanica della corsa per valutare l’appoggio del piede ed eventualmente optare per un plantare sportivo che corregga la pronazione eccessiva;
  7. in caso di scelta del plantare, se ne consiglia l’utilizzo quotidiano durante il normale cammino;
  8. le infiltrazioni di acido ialuronico all’interno della caviglia possono supportare la risoluzione del problema, a patto che si migliori la biomeccanica dell’appoggio.

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