“La storia siamo noi”, l’editoriale di Fabio D’Annunzio nel numero di maggio di Triathlete

“La storia siamo noi”, l’editoriale di Fabio D’Annunzio nel numero di maggio di Triathlete

08 Maggio, 2023

“I campioni sono quelli che vogliono lasciare il loro sport in condizioni migliori rispetto a quando hanno iniziato a praticarlo”. (Arthur Ashe)

Lo scorso mese mi trovavo a Vigevano per una gara giovanile. Tra i numerosi genitori e tecnici presenti, incrocio una vecchia conoscenza del triathlon italiano: Beatrice Lanza. I meno giovani ricorderanno il talento di questa ragazza, frutto di una generazione di atleti che si sobbarcava il debito di esperienza dei nostri tecnici e di un triathlon fatto con poche risorse.

L’incontro con questa amica mi ha riacceso ricordi del recente passato, facendomi riflettere sul futuro e analizzare quanto, in questo decennio, sia cambiato nel nostro sport. Beatrice, oggi giovane mamma e allenatrice, divideva i campi gara e le vittorie con mostri sacri del nostro triathlon al femminile, come Daniela Chmet, Nadia Cortassa e Silvia Gemignani.

Il triathlon prima di Internet e Facebook

Un triathlon che sembra lontano anni luce, che raccontava il fascino della scoperta della prima Olimpiade (Sydney 2000), dei primi materiali dedicati alla triplice e di allenamenti in parte ancora rudimentali. Un triathlon fatto solo di racconti, prima di Internet e Facebook, in cui il campo gara della domenica diventava un centro di aggregazione, dove scambiarsi notizie e allenamenti. Un periodo calendarizzato da poche gare, con regole lassive, permissive e in parte poco rispettate. Un gruppo di giovani giudici muoveva i primi passi in un regolamento da rivedere, modificare e far apprendere.

Erano gli anni in cui le competizioni no draft lasciavano il posto alle mandrie in bici, modificando per sempre lo spirito originale della triplice. Daniela, Nadia, Beatrice e Silvia: i loro nomi si sono piano piano affievoliti nella memoria dei più giovani, diventando un racconto o come in questo caso un editoriale un po’ malinconico.

La storia siamo noi

La storia siamo noi, come canta Francesco De Gregori, ed è fatta di ricordi e di errori, di certezze e di dubbi, ma spetta sempre a noi “anziani” del triathlon non far spegnere il ricordo delle nostre origini. Non esiste separazione finché esiste il ricordo, nel nostro caso intriso di fatica, chilometri e sogni. La nostra quotidianità diventerà storia, verrà raccontata e analizzata con lucidità e in alcuni casi con stupore, ma questo fa parte della ciclicità della vita.

Ora godiamoci questa stagione, unica come quelle passate, zeppa di novità, emozioni e nuovi nomi che si affacciano al mondo della triplice, una stagione interlocutoria per i nostri colori, quando siamo a circa 450 giorni dalle Olimpiadi. Una gara per pochi, che però, come ci insegna la storia, sarà ancora una volta il filo conduttore del nostro futuro. La storia siamo noi, con le medaglie conquistate nel Winter Triathlon e i 2000 partenti a Imola nel Campionato Italiano di Duathlon Sprint.

La Storia Siamo Noi | Editoriale Triathlete Maggio 2023

© Federazione Italiana Triathlon

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