Giovani: perché è meglio gareggiare anche in inverno

Giovani: perché è meglio gareggiare anche in inverno

06 Dicembre, 2022

Il consiglio è di continuare a competere anche d’inverno nelle singole discipline aggiungendo lo sci di fondo, per non interrompere per troppo tempo l’importante ruolo formativo delle gare nella crescita dei nostri atleti

Ogni anno arrivati alla stagione invernale, la stagione agonistica dei nostri giovani triatleti giunge al termine. Si tende, così, a concedere loro un periodo di riposo, più o meno attivo, seguito dalla classica preparazione invernale programmata con lavori di carattere generale differenziati per capacità degli atleti e per età/categorie.

È buona cosa far gareggiare i nostri giovani triatleti durante tutto l’inverno nelle singole discipline legate al triathlon e non solo (gare di nuoto – ciclismo – corsa – sci di fondo).

L’obiettivo

L’obiettivo che ci proponiamo con questa strategia è quella di dare continuità al percorso agonistico senza interrompere per parecchie settimane l’importante ruolo formativo che svolgono le gare nella crescita dei nostri atleti. La gara, infatti, per un giovane atleta non deve assolutamente avere come obiettivo primario il risultato e la vittoria.

La gara ha altri valori ben più importanti, tra i quali:


• divertire e stimolare;


• imparare a confrontarsi con altri pari età nel rispetto delle regole;

• gestire la tensione agonistica;


• sviluppare competenze tecniche e tattiche specifiche;


• svolgere una prestazione adeguata alle proprie capacità (prestazione che non significa risultato);

• instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con i tecnici e i compagni;


• relazionarsi con gli avversari, i giudici e “l’ambiente agonistico” in generale.

Organizzazione della race season invernale

Innanzitutto le gare vanno collocate all’interno di un calendario che tenga presente che l’allenamento deve essere comunque al centro del progetto di crescita e la gara deve diventare lo stimolo in più per crescere e svolgere lavori di sintesi.

Le competizioni vanno quindi programmate con cadenza quindicinale (ogni due settimane) oppure ogni tre settimane, lasciando così sempre ai ragazzi la possibilità di allenarsi e/o riposare nel week end senza competizioni. In una corretta programmazione, possiamo quindi stilare un calendario seguendo quanto propongono i calendari delle Federazioni degli sport in cui andremo a competere.

Terminate le gare di triathlon e duathlon, possiamo quindi impostare la programmazione agonistica in questo modo:


• novembre – dicembre: gare di nuoto e ciclocross;


• gennaio – febbraio: gare di corsa campestre, nuoto e, per chi ha le possibilità e capacità, sci di fondo (in alternativa, per le categorie Youth – Junior: winter triathlon);

• marzo: duathlon Mtb, corsa campestre/strada.


Così facendo, nell’arco di 5 mesi i ragazzi affronteranno circa 3 o 4 gare per ogni disciplina (nuoto, bici, corsa, sci di fondo, che è una valida alternativa al ciclismo e al podismo).

Gestire gli allenamenti

Nella gestione dell’allenamento settimanale invernale, la gara va programmata come allenamento qualitativo e di sintesi. In questa ottica, i lavori specifici ad alta intensità di carattere condizionali vanno svolti in numero ridotto rispetto a quanto avverrà nei mesi primaverili, ossia nel momento in cui andremo incontro alle gare di triathlon della stagione a venire. Durante l’inverno quindi gli allenamenti principali saranno quelli che hanno come obiettivo le capacità tecniche e coordinative e i ritmi saranno quel- li relativi al periodo di costruzione (in relazione all’età e alla categoria del ragazzo). Mixando in questo modo allenamenti di base e competizioni, siamo certi che i nostri ragazzi cresceranno dal punto di vista tecnico-coordinativo e manterranno un elevato livello di motivazione e competitività grazie alle gare che affronteranno.