Colpo di calore e triathlon

Colpo di calore e triathlon

20 Maggio, 2022

Il colpo di calore colpisce circa un atleta ogni 10.000 ed è un’emergenza medica molto seria. Insorge rapidamente nelle persone sane e attive dopo un intenso sforzo senza acclimatazione. Ciò provoca un improvviso e massivo carico di calore che l’organismo non è in grado modulare. Ecco perché è importante, per gli atleti prevenire gli incidenti da calore e di prepararsi al meglio al clima caldo e/o umido.

La termoregolazione

Correre a una andatura di 12 km/ora causa una produzione di calore pari 15 kcal/min. Se non venissero attivati i meccanismi di dispersione del calore, la temperatura di un triatleta aumenterebbe di un grado ogni 5’, ma fortunatamente la termodispersione fa sì che la temperatura corporea sotto sforzo si assesti su valori compresi fra i 39-40°C. I meccanismi di termoregolazione sono la conduzione, l’irradiazione, la convenzione e l’evaporazione. Se l’irradiazione e la convenzione disperdono il 70% del calore in ambiente freddo, in ambiente caldo e a partire da una temperatura ambientale di circa 18°C l’evaporazione è la principale via di termodispersione.

Un litro di sudore disperde 580 kcal dal corpo. Se però l’ambiente è saturo di vapor acqueo per una umidità eccessiva, l’evaporazione è inefficace e il rischio di avere sotto sforzo temperature corporee superiori ai 40°C è elevatissimo, con conseguenti esaurimento e colpo di calore.

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