Gli “intramontabili”: Premio Brera ad Alice Betto. E un riconoscimento speciale anche per noi

Gli “intramontabili”: Premio Brera ad Alice Betto. E un riconoscimento speciale anche per noi

29 Gennaio, 2018

“Intramontabile” Betto: uno dei migliori neologismi del giornalista sportivo a cui il Premio Gianni Brera è dedicato, per pennellare il capolavoro 2017 dell’Alice nazionale, che come l’araba fenice è risorta e nell’ultima stagione ha scritto un’inedita pagina del triathlon italiano. Questa sera va a lei il Premio Brera “Lo sportivo dell’anno”. E un riconoscimento speciale anche a noi di Editoriale Sport Italia grazie a “Divieto di Sosta”, libro sulla storia e i record di Franco Arese

Alice Betto riceve al Teatro Del Verme di Milano il Premio Gianni Brera “Lo sportivo dell’anno” per i suoi successi nel 2017. Riconoscimento

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sportivo molto ambito, nato con l’intento di promuovere nel tempo gli insegnamenti e la memoria del noto giornalista, il premio organizzato dall’associazione milanese “I Navigli”, in questa sua 17esima edizione è andato a lei: lei che come l’araba fenice si è rialzata dopo un periodo buio e ha infuocato la WTS Leeds con un risultato che rimarrà nella storia del triathlon italiano. Una protagonista dello sport azzurro su cui il sole sembrava calato e che invece si è dimostrata “intramontabile”. L’avrebbe detto anche Brera, prolifico onomaturgo che amava giocare con neologismi e riadattamenti sportivi di belle parole della lingua italiana: “intramontabile” fu uno dei migliori, per l’ambito calcistico e non solo. Un dato di fatto per il passato e il presente di Alice, un buon augurio per il futuro: non solo in termini di risultati, ma di grinta, tenacia e determinazione. Quei valori che il Premio incarna, quelli tanto amati e declamati da Gianni Brera. Ma questa edizione è stata ricca di altri personaggi carismatici e di storie di sport affascinanti. Tra i prescelti, presenti alla serata, Franco Arese, ex presidente FIDAL e protagonista del libro “Divieto di Sosta” scritto da Gianni Romeo, Franco Fava e Fabio Monti, e grazie al quale lo stesso Editoriale Sport Italia è stato premiato: un racconto rivolto agli appassionati di atletica e a chiunque sia pronto a lavorare duramente per “vincere” la propria gara. Un racconto che ripercorre il passato e guarda al futuro. Perchè lo sport è storia e la storia, cultura. Appuntamento all’edizione 2019. Con nuovi, “intramontabili” protagonisti.  

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