TriFitness: Non solo piscina, finalmente il lago o il mare

TriFitness: Non solo piscina, finalmente il lago o il mare

22 Aprile, 2016

Con l’estate anche la stagione di triathlon entra nel vivo.
Dopo aver nuotato per un lungo periodo di tempo al coperto e in piscina, finalmente con il caldo è possibile inserire anche sedute di allenamento al mare o al lago.

AIUTI DALLA TECNOLOGIA

Le moderne tecnologie esistenti sul mercato, come i GPS, forniscono indubbiamente un notevole supporto. Grazie a queste apparecchiature è possibie sopperire al problema più evidente legato al nuoto in acque aperte, quello relativo alla misurazione di una determinata distanza. Se non si ha a disposizione il GPS è possibile comunque valutare la distanza percorsa, certamente la misurazione non sarà così precisa come nel caso dell’utilizzo dell’apparecchiatura satellitare. Per eseguire questa operazione è possibile utilizzare due metodiche: • si nuota per un determinato periodo di tempo che equivale generalmente ai secondi necessari in piscina per compiere 50 m; • si utilizzano due riferimenti fuori dall’acqua e si valuta il tempo necessario per coprire quella determinata distanza.

SOLO COMPLETAMENTO

Il nuoto in acque libere deve comunque rappresentare un completamento della preparazione, la maggior parte dei chilometri deve essere nuotata necessariamente in piscina, questo perché i ritmi in vasca sono decisamente più elevati e più intensi.

COME IN GARA

Per simulare le eventuali situazioni che si possono verificare in gara, è utile allenarsi in condizioni molto simili alla competizione. È consigliabile quindi nuotare con mare calmo, ma anche (con tutte le accortezze del caso) con mare mosso. Questo permetterà di essere performante anche se le condizioni in gara dovessero essere decisamente sfavorevoli.
Una seduta-tipo in acque libere comprende:
• parte iniziale di riscaldamento e di esercizi: generalmente tra i 5 e i 10’;
• un’attivazione di velocità ad alta intensità su distanza breve 15 o 25 m;
• un lavoro di nuoto continuo che può essere di circa 20-30’;
• una parte di defaticamento di gambe o braccia.

AUSILI

Può essere di aiuto portare a riva alcuni ausili didattici come la tavola, le palette, le pinne, il galleggiante ecc…, questo permette, nel caso in cui si è particolarmente affaticati, di poter riprendere fiato con qualche esercitazione più blanda. Quando le giornate prevedono temperature molto elevate è necessario utilizzare gli occhialini a specchio, per mantenere la giusta concentrazione e rotta di nuotata.

WARNING

Per motivi di sicurezza è fondamentale nuotare in acque libere almento in due persone e utilizzare la boa di segnalazione.

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