Nuota, pedala, corri, ricomincia. Anche se può sembrare un loop senza fine, per tantissimi atleti è un mantra da allenare quotidianamente, proprio come si fa col fisico per ripetere lo stesso gesto tecnico e migliorarlo giorno dopo giorno. E a proposito di “fisico”, forse non tutti sanno che la trascrizione fonetica di questa parola è Fi’zi:k. Il riferimento, ovviamente, è alla forma del corpo umano e fluidità del gesto, due tra i pilastri principali della filosofia del marchio del gruppo Selle Royal, che da 20 lavora a tu per tu con ciclisti e triatleti per migliorarne comfort e prestazioni.
Tra le novità della stagione 2024 di triathlon, Fizik si presenta sul mercato con la sua nuova scarpa da gara, Hydra Aerowave Carbon, impreziosendo la già ampia collezione della famiglia Transiro. Le caratteristiche principali di questa calzatura (disponibile nei colori White / Silver o White / Red-Blue), sono tre:
- suola totalmente in carbonio (che garantisce un miglior trasferimento di potenza sui pedali);
- tomaia Aerowave completamente rinnovata (super traspirante e che si asciuga rapidamente);
- diversa posizione degli agganci per le tacchette (leggermente più arretrata rispetto alla bici da strada).
Pronti con i dettagli? Scorrete i prossimi paragrafi!
Transizioni più veloci, pedalata più efficiente
Le due fasi di transizione (nuoto/ciclismo e ciclismo/corsa) stanno diventando sempre più importanti nella strategia di una gara di triathlon. Perché partire “col piede giusto” può portare grandi vantaggi, sia nelle distanze Sprint e/o Olimpico che in gare più lunghe come 70.3 e full distance. Focalizzandosi su questo aspetto, Fizik ha riprogettato la scarpa da gara per soddisfare i bisogni degli atleti più esigenti e velocizzarne le transizioni.
Il primo dettaglio che salta all’occhio è il cinturino in velcro, flessibile e molto generoso (Powerstrap), che avvolge pienamente la pianta del piede solo nella parte superiore (bloccandolo in posizione comoda e mai soffocata) e che consente facilmente la chiusura ed apertura della scarpa in situazioni dove la rapidità è importantissima (salita e discesa dalla bici) e ogni errore può costare perdita di tempo o, in qualche caso sfortunato, anche una caduta.
Inoltre, le Transiro Hydra Aerowave Carbon non presentano cuciture, un fattore che migliora di molto il comfort in termini di alloggio del piede e morbidezza, e che permette di indossarle anche senza calze proprio per accorciare i tempi di transizione, specialmente nelle distanze corte.
La presenza della suola R2 in fibra di carbonio (la più reattiva della gamma Fi’zi:k), poi, consente di risparmiare peso (arriviamo a 225 g totali) e aumentare la rigidità (indice di rigidità pari a 10), un mix che si traduce in una maggior stabilità del piede e una migliore efficienza di pedalata con relativo scarico di potenza costante sempre nello stesso punto (a livello del metatarso), senza dolore, fastidi e perdita di pressione sui pedali. L’efficienza è aumentata anche dal posizionamento leggermente più arretrato delle tacchette rispetto allo standard. Questo perché i telai da triathlon sono costruiti per ottimizzare al massimo la posizione aerodinamica, con il corpo molto più avanti rispetto ad una bici da strada.
Traspirabilità, termoregolazione e asciugatura rapida
Tra le caratteristiche che rendono le Transiro Hydra una scarpa performante, c’è anche la tomaia Aeroweave di seconda generazione che assicura la massima traspirabilità. Grazie all’intreccio di fibre di nylon con filamenti di polimeri termoplastici, la scarpa diventa ancora più leggera senza però perdere la sua resistenza originale, fornendo al piede forza e sostegno costanti per tutta la durata della gara. Un aspetto, questo, che si riscontra maggiormente nei lunghi chilometraggi. E al quale si aggiunge un’altra caratteristica, l’asciugatura rapida dopo pochi minuti.
La nuova tomaia è anche più morbida di quella della serie precedente, il che la rende perfetta per accogliere il piede nudo del triatleta che preferisce indossare la calza solo nella frazione di corsa. L’ampio ingresso di ventilazione e i canali interni garantiscono un ottimale flusso d’aria di raffreddamento utile a regolare la temperatura del piede soprattutto oltre i 30°C.
Abbiamo già accennato al posizionamento delle tacchette leggermente più arretrato. Questo dettaglio influisce positivamente, oltre che sull’efficienza di pedalata, anche sulla compressione del ginocchio, dando vantaggi soprattutto a quelle posizioni aero aggressive adottate da molti triatleti. In ultimo, ma non per questo meno importante, la presenza della linguetta nella parte posteriore della scarpa, non invadente, rigida il giusto e specifica per agganciare le scarpe al telaio con un elastico ed indossarle con grande facilità all’uscita dalla prima transizione, salendo comodamente in sella senza avere inciampi o défaillance.
Il test di Triathlete
Per testare le nuove Transiro Hydra Aerowave Carbon la scelta è caduta su un percorso dalla lunghezza e dislivello mediamente impegnativi (100 km, 1200 D+), con diversi tratti in salita tra il 7% e il 9%. Per due motivi: “stressare” la scarpa in condizioni particolari e provarla oltre le 2 ore in sella. Abbiamo preferito indossare un calzino compressivo di filato medio, per mantenere il piede più compatto e vascolarizzato. Alla prima calzata, la scarpa è risultata subito morbida e leggera, a tal punto da sembrare di non averla. Immaginiamo, dunque, che questa morbidezza sarà amplificata nel caso che il triatleta scelga di indossarla col piede nudo.
Dopo i primi chilometri le sensazioni sono state subito quelle di grande leggerezza e sensibilità di tutto l’arco plantare, con uno scarico di potenza più controllato sui pedali e senza mai percepire una “perdita di giri” evidente; come se stessimo premendo la leva dell’acceleratore di una fuoriserie. Questo è un aspetto di cui l’amatore medio si accorgerà immediatamente quando calzerà per la prima volta le Transiro Hydra, perché cambia nettamente il modo di spingere sui pedali che “obbliga” l’atleta a dosare meglio la propria forza, con la logica conseguenza di un risparmio di energia che in gara sarà fondamentale per affrontare la fase di corsa. Durante tutto il test, quindi, siamo riusciti con facilità e piacere a gestire la spinta sui pedali, anche in salita, con pendenze tra il 7% e il 9%.
E a proposito di salita, il riscontro delle Transiro Hydra Aerowave Carbon in fase di spinta fuori sella è stato sorprendente. Qui però occorre fare una premessa: quando si acquista una scarpa nuova, prima di cominciare a pedalare, è sempre buona norma recarsi da un bikefitter per una corretta analisi biomeccanica. Tralasciare questo aspetto può portare l’atleta ad avvertire formicolio e dolori articolari a schiena, mani, ginocchia, spalle e piedi, specie quando si affrontano salite impegnative.
Nel nostro caso, il tester ha utilizzato la sua bici da crono sulla quale pedala da diversi anni, dopo aver trovato la migliore posizione aerodinamica possibile per le sue caratteristiche fisiche. Il fatto che le Transiro Hydra abbiano un posizionamento delle tacchette leggermente arretrato rispetto alle calzature da strada, è un aspetto che ha reso i 100 km di test molto più piacevoli. Non è stato riscontrato, infatti, nessun dolore plantare né durante il test né dopo, con un’alta percezione di sensibilità durante tutta la durata del test.
I nostri consigli
Le Transiro Hydra Aerowave Carbon si sono dimostrate delle scarpe che possono fare la differenza in termini di comodità, piacevolezza di guida e risparmio di energie; il che le rende ideali per gare dove la velocità è un fattore determinante (Sprint e/o Olimpico). Positivo anche il giudizio per distanze in bici più lunghe. I piedi rimangono saldi nello stesso punto, avvolti dal Powerstrap che evita movimenti ulteriori dando sempre l’impressione concreta di poter controllare lo scarico di potenza sui pedali, un aspetto fondamentale in gare come la mezza e la lunga distanza.
Parliamo certamente di una scarpa pensata per la gara, ma non ci sono limitazioni per quegli atleti che vorranno utilizzarla in allenamento, anche con temperature invernali (tra i 9° e i 13°). Le taglie sono comprese tra il 36 e il 48 (dalla 37 alla 47 sono incluse anche le mezze misure).
Compatibilità con i sistemi di pedali per bici da strada che utilizzano tacchette a tre bulloni: Look Delta e Keo, Shimano SPD-SL, Speedplay Light Action, Zero, X-Series (con piastra adattatore a 3 fori), Campagnolo Pro-Fit, Mavic Zxellium, Time Iclic/Xpresso e Time Impact.
Ulteriori informazioni su www.fizik.com
Giacomo Petruccelli