6. Un antinfiammatorio e via!
Questi farmaci possono essere utili occasionalmente, per contenere situazioni infiammatorie quando sono eccessive o dolorose, ma non dobbiamo dimenticare che la guarigione passa inevitabilmente attraverso i processi infiammatori e screditarli non è saggio. Affrettare i tempi di recupero abusando di medicinali può essere motivo di ricadute.
Un farmaco che agisce contro l’infiammazione non è curativo, ma può solo contrastare alcuni sintomi fastidiosi.
7. Il passo più lungo della gamba
La guarigione si conquista passo dopo passo, mai dall’oggi al domani e ogni ripresa dell’attività va gestita con oculatezza, senza esagerare, creando le premesse per un adattamento graduale a sopportare il carico.
Va bene programmare l’allenamento ma è anche opportuno ascoltare le reazioni del proprio corpo ed essere disponibili a modificare con elasticità i piani di ripresa. Più tempo si è rimasti fermi, maggiore è la possibilità di incontrare difficoltà.
8. I consigli dell’amico
Nel triathlon gli errori possono coinvolgere anche chi ci circonda. Il compagno di allenamento ha grande esperienza di tabelle, di ritmi gara e di infortuni, dei suoi infortuni. I suoi suggerimenti potrebbero essere validi, ma anche azzardati, quindi, è meglio chiedere consiglio sui dottori frequentati invece che sulle terapie eseguite e sulla loro efficacia.