Col dottor De Ponti si affronta il tema della corsa lenta: chi va piano non va sempre lontano, come invece vorrebbe il detto. Attenzione, infatti, alla corsa troppo lenta, l’eccessiva usura è in agguato
Quali le insidie da un punto di vista ortopedico biomeccanico? Prolungando il tempo di contatto con il terreno, si esaspera il movimento di pronazione del piede. Nell’articolo vi è qualche consiglio per agire in modo corretto e non scadere nell’eccesso opposto, la corsa troppo veloce che potrebbe creare traumi alla schiena.
Con Godina e il suo articolo dal titolo Gara di testa e di pancia, i disturbi gastro-intestinali, specie nella terza frazione si parla del problema molto diffuso, fastidioso e che può compromettere seriamente la performance di triatleti, specie se svolgono gare di lunga distanza come il 70.3) e l’Im: i disturbi gastrointestinali. Che fare per evitarli.
Fisioterapia e la tendinite a zampa d’oca, formata dall’unione dei tendini di tre muscoli diversi e si chiama così per l’aspetto palmato che ha nella zona di inserzione all’osso, alla parte superiore e interna della tibia. I muscoli in questione hanno una funzione stabilizzatrice del ginocchio, soprattutto durante l’extrarotazione della tibia in fase di spinta, quando il piede è appoggiato a terra. Spesso è causata dal sovraccarico funzionale. Quali i rimedi.
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