Asma e triathlon: per una boccata di ossigeno

Asma e triathlon: per una boccata di ossigeno

19 Giugno, 2022

L’asma, patologia del sistema respiratorio, viene definita l’epidemia del Terzo Millennio. Ne soffre infatti il 5% degli italiani e quasi il 10% dei bambini.

Ogni tanto tornano alla ribalta delle cronache le vicende di atleti asmatici, che devono usare prodotti che per loro composizione sono definiti dopanti. Ma di cosa parliamo veramente e come funziona il farmaco più usato per questa patologia? 

Facciamo chiarezza 

La maggior parte degli sport non è controindicata ai pazienti con asma. Uno degli obiettivi fondamentali della terapia è, anzi, quello di garantire a tutti i pazienti di tollerare l’attività fisica anche se intensa e di permettere a chi lo desidera di praticare sport in sicurezza. 

In caso di attività agonistica, in seguito a certificazione medica, possono essere accettate dai comitati sportivi anche terapie classificate come “doping”, assunte con le modalità raccomandate dal medico.

Come funzionano i farmaci per l’asma

Il più famoso in commercio si chiama Ventolin. Il principio di questo farmaco prevede l’utilizzo di 2-agonisti. Sono farmaci che attivano selettivamente i recettori adrenergici di tipo 2 e vengono impiegati nel trattamento dell’asma e di altre patologie polmonari. L’attività di queste sostanze favorisce il rilassamento della muscolatura liscia, producendo broncodilatazione e vasodilatazione muscolare di altri organi interni. Quindi, escludendo i soggetti realmente asmatici che ne traggono il giusto beneficio, ci sono anche atleti che utilizzano questo farmaco per avere vantaggi nella performance

Asma e sport: i consigli

Ecco alcuni consigli pratici per lo sportivo allergico o asmatico.

1. L’attività fisica è un efficace strumento di prevenzione e, spesso, la migliore medicina.

2. La valutazione dell’idoneità all’attività fisica deve comprendere una diagnosi accurata per l’allergia e l’asma.

3. I soggetti allergici possono praticare pressoché tutti gli sport, purché…

4. Si evitino ambienti nei quali sono presenti gli allergeni ai quali si è sensibili.

5. Si eviti di praticare attività sportiva in ambienti a elevata concentrazione di inquinanti.

6. Si evitino sforzi eccessivi a basse temperature.

7. Non si pratichi attività fisica in vicinanza dei pasti o dell’assunzione di vaccini.

8. Si faccia un adeguato riscaldamento e un’adeguata fase defatigante.

9. Si tengano presenti gli effetti dei farmaci assunti in relazione al tipo di sport praticato e alla normativa anti-doping per gli atleti competitivi.