L’infiammazione della cuffia dei rotatori è una condizione molto comune e viene caratterizzata generalmente da dolore (presenta sia col movimento che a riposo) e da limitazione nell’esecuzione di alcuni movimenti. Per chi pratica nuoto e anche triathlon è comunemente definita come la classica “spalla del nuotatore”. Un forte fattore predisponente sono infatti i ripetuti movimenti del braccio sopra la testa, come accade per esempio nello stile libero.
Per cuffia dei rotatori si intende un gruppo di cinque tendini che avvolgono la testa dell’omero a formare una vera e propria cuffia. Insieme danno stabilità e movimento alla spalla, facendo in modo che l’omero si muova in modo coordinato rispetto alla scapola evitando così dolorosi attriti
Infiammazione cuffia dei rotatori: cosa fare?
È purtroppo impossibile individuare esercizi che vadano bene per tutti, come in molti altri casi, anche per l’infiammazione della cuffia dei rotatori bisogna fare dei distinguo da caso a caso. Importante una valutazione dal medico specialista per stabilire le cause dell’infiammazione. Bisogna capire se, per esempio, il problema origina da una scorretta postura della colonna vertebrale, da un disequilibrio o debolezza muscolare ecc. e, in base a quelle, stilare un programma riabilitativo seguiti da un fisioterapista.
Il primo obiettivo uguale per tutti, però, c’è: eliminare il dolore ed eventuali rigidità della capsula che è l’involucro dell’articolazione. Dopodiché si può passare alla fase successiva di educazione a una corretta postura (spesso alterata, specie se il dolore è importante), di rinforzo dei muscoli deboli e stretching dei muscoli iperattivi.
Prevenzione
Per riprendere gli allenamenti a nuoto è importante che la spalla sia pain free, cioè senza dolore, e che il controllo muscolare sia ottimo. Solitamente per raggiungere questi standard ed evitare ricadute ci vuole una riabilitazione intensa per 6-8 settimane. È importante nel primo periodo riabilitativo adottare, inoltre, strategie alternative per evitare di sovraccaricare e, quindi, infiammare di nuovo strutture in fase di recupero.
Alcuni esempi: se in casa o in ufficio alcuni oggetti utili sono su un ripiano alto, spostarli su un ripiano basso, evitare di trasportare pesi importanti o, almeno, dividere il peso su entrambe le braccia ed evitare tutti i movimenti del braccio al di sopra della testa, come ad esempio accade nel tennis o basket.
Infiammazione cuffia dei rotatori: terapie
Se il problema è di lieve entità, un periodo di riposo, l’assunzione di farmaci antinfiammatori e una buna dose di fisioterapia sono misure sufficienti per trattare l’infiammazione della cuffia dei rotatori.
Nei casi in cui il problema risulti di maggiore entità, possono essere indicate terapie con onde d’urto focali. Tale terapia è indicata sia in presenza di calcificazioni che in loro assenza, in quanto non serve a “rompere” i depositi di calcio, ma si basa su una stimolazione meccanica dei tessuti della spalla, allo scopo di indurre un effetto antinfiammatorio e rigenerativo.
Nei casi più rari può essere arrivare fino alla necessità di un intervento chirurgico per risolvere non tanto il problema dell’infiammazione tendinea, quanto la presenza di eventuali lesioni associate.