Figli di un dio minore

Figli di un dio minore

06 Aprile, 2023

L’editoriale del Condirettore di Triathlete Fabio D’Annunzio che presenta il numero di aprile in edicola

Sì, figli di un dio minore. Un’espressione molto diffusa, dal significato forte e ben preciso. Quante volte abbiamo sentito pronunciarla a identificare tutte quelle persone o situazioni che hanno meno degli altri e che si ritrovano ad affrontare i problemi e le sfide di ogni giorno partendo già in svantaggio?

Il riferimento, in questo caso, è ovviamente al nostro sport, un amato figlio che fatica a raffrontarsi con realtà sportive molto più blasonate, supportate dalla cultura italica e dalla comunicazione. Potrei parlare del calcio, ma sarebbe poco logico e allo stesso tempo anacronistico, se pensiamo che si tratta di una vera fonte di economia dello stato. Il sistema del pallone oggi, a livello professionistico, continua a far crescere il suo peso economico. Basti pensare che solo nel biennio scorso il valore della produzione dei tre campionati principali (Seria A, Serie B e Lega Pro) è riuscito a superare, forse per la prima volta, i 3,5 miliardi di euro, con una crescita che si aggira intorno al 6% rispetto alle sue passate stagioni.

È possibile quindi paragonare il triathlon a tutto questo? Cosa possiamo fare per aumentare i numeri della multidisciplina? Un problema antico, che di certo non troverà chiarezza in queste poche righe. Un compito arduo che spetta alle istituzioni del nostro sport, che devono assemblare un mosaico difficoltoso, fatto di minuscoli tasselli e grandi difficolta economiche. In questi ultimi anni si sono fatti passi avanti, a dimostrare che il potenziale della triplice racchiude tutte le caratteristiche per un balzo, spero e credo imminente. Tre discipline, che racchiudono centinaia di marchi, un prodotto spettacolare che nella sua formula breve può diventare televisivo e affascinante e, naturalmente, la vetrina olimpica, una grande possibilità per tutto il movimento. 

Cosa possiamo fare noi? Personalmente credo che sia fondamentale valorizzare il nostro prodotto, limitando meccanismi di comunicazione banali e disfattisti, che troppo spesso si riversano sui social creando un vortice di negatività, e promuovere la multidisciplina in tutte le sue forme, diventando in altre parole imprenditori di noi stessi: dare quindi più valore a tutte le nostre risorse, partendo dagli organizzatori, a cui è possibile supportare in termini di partecipazione; sensibilizzare per quanto possibile le amministrazioni, facendo vedere e sentire la nostra voce; collaborare in maniera costruttiva con i comitati e con la federazione; e, infine, promuovere i mezzi di comunicazione che parlano del nostro sport. 

Noi siamo il triathlon, un mondo fatto di appassionati che, unito, può spostare equilibri commerciali, in grado di alzare l’asticella dell’attenzione. Le occasioni non mancano. Tra queste la novità dei Campionati europei di cross triathlon e cross duathlon, in programma dal 7 al 10 settembre prossimi a Riva del Garda (TN), e la conferma della World Triathlon Championship Series a Cagliari il 27 maggio.