Stop&go Gennaio/Febbraio 2014 n°207

Stop&go Gennaio/Febbraio 2014 n°207

08 Gennaio, 2014

A passo di triathlon è arrivato il 2014 e con lui il 30° compleanno della triplice. Organizzata da Flavio Salvarezza e da Correre, il 15 settembre del 1984 prendeva infatti il via, a Ostia, quella che per molti versi viene considerata a tutti gli effetti la prima gara italiana di triathlon. La storia inizia due anni prima quando, attraversando Central Park a NY, avevo casualmente assistito a quella che allora mi sembrava, venendo dalle rigide regole di chi correva in pista, una sfida un po’ “matta”  tra atleti di diverse discipline. Raccontata la storia e preso da giovanile ardore, con Antonio e Luigi e l’aiuto romano dell’ottimo Flavio preparammo i piani per quella nostra sfida che diventò un successo.

Ma, senza saperlo, in quel nuovo universo non eravamo i soli  perché anche a Verona e a Ferrara qualcosa si stava muovendo. La strada si era aperta: fondammo l’Associazione Italiana Triathlon, fino ad arrivare a essere una  Federazione riconosciuta dal Coni, e intanto con Giovanni correvamo a ogni gara elaborando regole e piani e io, fisso sulla linea del traguardo, davo il “cinque” a tutti gli arrivati; era un modo per ringraziarli del loro impegno. Con Angelo e altre sei nazioni europee rifondammo l’Etu, contribuendo alla definizione di nuove regole di un triathlon che si preparava alle sue prime Olimpiadi. A Sydney 2000 fu magnifico e gli azzurri e i tecnici d’allora splendidi. Ad Atene, quattro anni dopo, Cortassa ci portò in paradiso con un 5° posto che aveva il sapore della medaglia. Il tempo, però, dell’apprendistato era finito e vent’anni o quasi da presidente erano diventati lunghi. O si cambiavano le regole o cambiava il presidente. Scelsi la seconda strada anche a causa di qualche voltagabbana che la sedia la teneva stretta ed è stato il tempo di Di Toro, di Bertrandi e, ora, di Bianchi a guardare verso il futuro.

Ma  la triplice rimane nel mio cuore ed è attraverso Triathlete e con l’aiuto di Silvana e Fabio, di Gianmarco, di Adriano, di Ivano e dei nostri collaboratori che continuo a fare la mia parte per promuovere il triathlon.

A chi ci legge, ci segue e ci supporta un grazie con tutta la nostra amicizia, a chi con me compirà trent’anni di triathlon buon compleanno, a chi mi dice che sarò per sempre il loro presidente un caloroso e affettuoso abbraccio.