The Coach Shanghai, dall’Italia alla Cina e ritorno (momentaneamente): anche sport e motivazione contro il Coronavirus

The Coach Shanghai, dall’Italia alla Cina e ritorno (momentaneamente): anche sport e motivazione contro il Coronavirus

10 Febbraio, 2020

Ironman coach e personal trainer, si occupa anche di motivazione: da circa nove anni Andrea Rinaldi vive e lavora in Cina, nella città di Shanghai. In questo momento si trova in Italia a causa dell’esplosione dell’epidemia del nuovo Coronavirus nella città di Wuhan. Il suo racconto ai microfoni di Triathlete

A causa delle drastiche misure prese dal governo per evitare ulteriori contagi, le aree pubbliche in Cina sono state chiuse: scuole, università, aziende, uffici e, di conseguenza, anche le strutture sportive come palestre, piscine e fitness club. Non per paura bensì perché ormai impossibilitato a lavorare, Andrea scelto di tornare (momentaneamente) in Italia. Ci manda questo video per raccontarci di quanta paura e disinformazione abbia trovato al proprio rientro (come già denunciato alla trasmissione “Le Iene”), fomentati dal terrorismo mediatico delle ultime settimane. “La paura c’è anche da parte mia, ma può essere gestita: proprio come in una gara di triathlon, che in fondo non sai come andrà a finire”, dice Rinaldi, che umano, nel timore per il contagio, si sente anche lui, ma che ogni giorno tenta di mettere a frutto strategie per superare i propri limiti – fisici, ma soprattutto mentali – come questa fosse un’impresa sportiva. “Anche nel caso del nuovo virus, non abbiamo certezze sull’evoluzione della vicenda; siamo preoccupati, ma non dobbiamo andare nel panico. Io lo insegno sempre: succede qualcosa in gara? La si gestisce: forare, fermarsi, cambiare. E ripartire”. In questo caso, il suo consiglio è di filtrare le notizie, pensare con la nostra testa e andare avanti.
Rinaldi poi smorza i toni e ci descrive il panorama in ottica triplice che ha trovato al suo arrivo in Cina, una decina di anni fa: un movimento allora inesistente, con il primo negozietto dedicato aperto quando lui è arrivato a Shanghai. “All’epoca, gli unici atleti del Triathlon Club Shangai che partecipassero alle gare erano gli stranieri: negli anni, anche incentivato dall’acquisizione cinese del brand Ironman, il movimento è esploso. Il mercato è in evoluzione, con tante manifestazioni in calendario e uno spirito bellissimo, mai influenzato dal classico – occidentale – timore di fallire: i Cinesi ci provano, sempre. Il traguardo, così, è più vicino”. Seguite Andrea Rinaldi sulla sua pagina Facebook e sul suo profilo Instagram: @thecoachshanghai.

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