Stop & Go n. 215 Gennaio/Febbraio 2015

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17 Dicembre, 2014

Finish Line

Questa volta abbiamo veramente dato i numeri, mettendo uno dietro l’altro in rigoroso ordine alfabetico oltre 5.000 (cinquemila) risultati di chi, essendo italiano, ha corso nel 2014 un 70.3 o un Medio in Italia sulla distanza più classica. L’idea iniziale era quella di raccogliere i dati sulle 16 gare di casa nostra, poi ci siamo allargati ai 70.3 corsi in Europa ma… il fiume era ormai in piena e per non far torto a nessuno il campo si è esteso anche ai 70.3 corsi nel mondo, in una sorta di crescendo rossiniano magistralmente diretto da Luca Conte.
Ne è uscito un elenco di nomi e gare che abbiamo banalmente chiamato Finish line, per rendere omaggio alle imprese di molti dei nostri lettori, al crescente movimento della triplice, agli Elite ma, soprattutto, agli Age Group che girano il mondo sfatando il “federal pensiero” che l’Age Group nostrano sia pigro e poco avvezzo a uscir di casa… basterebbe forse un’organizzazione di base per dar loro buone motivazioni.
La Finish line di Triathlete ha l’aspetto di arido elenco di numeri e, invece, è viva e pulsante perché dà conto di struggenti vittorie e amare sconfitte di cinquemila diverse storie o forse di più… sono quelle di mogli/mariti, di amici o di fidanzate/i al seguito, di chi per una caduta o per un mal di pancia non ha raggiunto il mitico traguardo finale.

Molte storie le ha anche raccontate Giorgio Alemanni nel suo bel libro, 30 anni di triathlon, che ricorda, appunto, i primi trent’anni della nostra disciplina e della sua vita vissuta in compagnia del triathlon. Del Winter triathlon, invece, non si parla, viene dato per disperso, e di questo passo muore o ci verrà scippato. Agli Oscar del triathlon invece, diventati Galà per temuta concorrenza di chi organizza gli Oscar del Cinema (!), di parole e di elogi se ne faranno molti perché la festa che premierà i migliori triatleti italiani del 2014 sarà, ancora una volta, l’appuntamento dell’anno.

Proiezioni Olimpiche

Lo spagnolo Mario Mola, il britannico Alistar Brownlee e Javier Gomez sono i primi tre atleti della classifica maschile valida per qualificazioni olimpiche e sono nove gli atleti italiani fino a oggi andati a punti. All’8° posto e 1° tra gli italiani c’è Alessandro Fabian e, a seguire, Davide Uccellari (11), Luca Facchinetti (44), Andrea Sechiero (74), Andrea De Ponti (80), Matthias Steinwandter (103), Delian Stateff (116) Gregory Barnaby (127), Riccardo De Palma (183). Nella classifica femminile, svetta la statunitense Gwen Jorgensen davanti alle neozelandesi Andrea Hewitt e Nicky Samuels, mentre otto sono le italiane andate a punti. All’8° posto e 1ª delle italiane Charlotte Bonin e, a seguire, Annamaria Mazzetti (12), Alice Betto (18), Gaia Peron (74), Elena Maria Petrini (95), Margie Santimaria (149), Angelica Olmo (162) e Sara Papais (166). Per quanto riguarda le proiezioni per Rio 2016, la squadra italiana potrebbe essere presente a oggi con tre uomini: Fabian (12) Uccellari (20) e Facchinetti (43), e tre donne: Charlotte Bonin (8), Annamaria Mazzetti(12) Alice Betto (18), tra i 55 partenti alla gara olimpica.

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