Se hai cominciato da poco a praticare triathlon siamo molto felici! Ricorda però che all’inizio gli errori sono sempre dietro l’angolo. Come in tutte le discipline sportive alle quali ci si approccia per la prima volta, il consiglio è sempre quello di procedere con cautela.
Troppo spesso, infatti, tanti neofiti del triathlon subiscono uno o più infortuni dopo poco tempo dall’inizio dell’attività sportiva. La causa principale è l’eccessivo entusiasmo, unito alla poca esperienza e alla testardaggine nell’autoconvincersi che fermarsi per smaltire un problema fisico sia di intralcio nel proseguo dei propri piani di allenamento.
E allora, ecco una guida pratica con i 10 errori più comuni (da evitare) fatti dai principianti nel triathlon:
È l’errore più frequente che si commette, che si trasforma nella difficoltà principale in caso di infortuni. Pensiamo per esempio al ghiaccio sul ginocchio per attutire un dolore. Nella stessa sede anatomica, potremmo avere un problema alle strutture legamentose, meniscali o cartilaginee che necessitano di terapie diverse tra loro. Informarsi in rete per cercare di capire la natura di un problema fisico è normale, ma ad improvvisarsi medici di se stessi. No alle autodiagnosi, sì al un controllo medico per un primo riscontro e un’eventuale visita specialistica di approfondimento. E occhio alla natura del dolore: se vi impedisce di correre o pedalare non insistete. E ricordate che c’è sempre il nuoto come compagno di allenamento.
2.La cura miracolosa
Le terapie fisiche si basano su precise linee guida scientifiche e non si praticano in base alle tendenze del momento. Questi trattamenti supportano in gran parte i normali processi fisiologici verso la guarigione ma bisogna anche avere pazienza e non interferire con i tempi dettati dalla natura. Il rischio, in questo caso, è di allungare i tempi di guarigione.
