World Triathlon Series Edmonton, Fabian centra la top ten. Vittoria per Brownlee e Jackson

World Triathlon Series Edmonton, Fabian centra la top ten. Vittoria per Brownlee e Jackson

21 Luglio, 2019

World Triathlon Series Edmonton, trionfo in Canada per l’australiana Emma Jackson (al suo primo oro in WTS) e il britannico Jonathan Brownlee nella penultima prova del circuito mondiale, su distanza sprint. Top ten per Alessandro Fabian e top twenty per Davide Uccellari e Verena Steinhauser

2019 ITU World Triathlon Edmonton, battuta alla volata la statunitense Summer Rappaport; bronzo femminile per l’australiana Ashleing Gentle. Al traguardo alle spalle del britannico c’è lo spagnolo Mario Mola in rimonta e il belga Marten Van Riel. Molto bene Alessandro Fabian (Trif Dream), 10°; bene anche Davide Uccellari (G.S. Fiamme Azzurre), 14° al suo rientro alle competizioni; 31° Gregory Barnaby (707). L’azzurra Verena Steinhauser (G.S. Fiamme Oro) è 17^. Domenica gareggeranno per noi nella Mixed Relay Series Fabian, Uccellari, Steinhauser e Beatrice Mallozzi (G.S. Fiamme Azzurre).

Così le donne

Dopo un nuoto su doppio fronte, con la spagnola Perez seguita dalla Coldwell da una parte e la Rappaport dall’altra, sono queste le leader all’uscita dall’acqua, mentre la Steinhauser ha 45 secondi di ritardo e al cambio risulta 35^. Spivey, Rappaport e Coldwell scappano via; dietro di loro un gruppo di 20 e poi un altro, in cui pedala anche la nostra italiana. Le inseguitrici riescono ad agganciare la testa e i drappelli diventano due: al comando sono in 19, poi altre 11 a 25 secondi tra cui Verena. In T2 il gap sulle battistrada si è fatto di 35 secondi all’ultima transizione: la Hedgeland fugge via, presto braccata da altre sette: Spivey, Rappaport, Gentle, Michel, Jackson, Van Der Kaay e Perterer. A metà del segmento run la testa si dimezza e il podio è un affare giocato tra Michel, Rappaport, Gentle e Jackson; nel frattempo, l’italiana tenta il recupero. Taglia per prima il traguardo Emma Jackson (01:01:23) davanti a Summer Rappaport (01:01:25) e Ashleigh Gentle (01:01:27); Verena Steinhasuer è 17^ (01:03:07). Qui tutti i RISULTATI.

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Così gli uomini

Davanti in acqua ci sono Van Riel, Hauser e Luis, che con Kanute e Jonathan Brownlee sono i primi a scappare via sui pedali. Fabian transita in T1 in 15^ posizione a 25 secondi dalla testa mentre Uccellari e Barnaby cambiano rispettivamente 31° e 43°. I fuggitivi guadagnano subito secondi preziosi sugli inseguitori; nel gruppo principale pedalano anche Fabian e Uccellari, mentre Barnaby è più indietro. Pur adoperandosi per il rientro, il drappello giunge in T2 con quasi 20 secondi di ritardo sui leader. A piedi Brownlee forza il passo, con Van Riel che sembra tenergli testa e Luis con Hauser e Kanute a giocarsi le altre medaglie, mentre Fabian graffia la top-ten. Sul traguardo piomba incontenibile Jonathan Brownlee (00:54:52), ma l’argento va inaspettatamente a Mario Mola in rientro  (00:54:57) che supera Marten Van Riel (00:55:02), di bronzo. Alessandro Fabian conclude la sua bella prova in 10^ posizione (00:55:38), Davide Uccellari è 14° (00:55:55) mentre Gregory Barnaby 31° (00:57:48). Qui tutti i RISULTATI.

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Dal sito FITri i commenti

Alessandro Fabian: “È stata una bella gara: finalmente è arrivata una top-ten dopo parecchio tempo; era tanto che la aspettavo e lavoravo per questo. La prova è stata dura, molto tirata, anche se sono partito con una frazione di nuoto in pieno controllo. Anche in bici stavo bene: ho sofferto meno del solito e sono riuscito a gestire al meglio. Il duro lavoro sta iniziando a dare i suoi frutti. Infine, sono riuscito a gestire bene le energie disputando una buona terza frazione condotta sul mio passo. Sì, questa volta sono soddisfatto!”.

Davide Uccellari: “Sono veramente contento: è il mio miglior risultato di sempre in World Series. Non male il nuoto e in bici sono stato subito reattivo, inserendomi nel secondo gruppo nella prima salita. Il ritmo era davvero alto, ma il percorso mi piaceva molto e sono riuscito a spingere bene: avevo una buona gamba. Poco prima della T2 c’è stata una caduta tremenda, ma sono riuscito ad evitarla malgrado fossi nella pancia del gruppo: questo, però, mi ha compromesso la seconda transizione. A piedi ho compiuto una bella progressione nonostante sia uscito un po’ indietro dalla zona cambio, poi sono calato leggermente nell’ultimo chilometro. Nel complesso sono davvero felice di aver centrato l’obiettivo prefissato in una gara così tirata e complicata”.

Verena Steinhauser: “Purtroppo la gara qui in Canada non è andata bene: il nuoto ha compromesso l’esito della mia performance praticamente da subito. In bici non ho trovato alcuna collaborazione: sono riuscita a conservare un distacco pressoché invariato dal gruppo principale, ma ormai la gara era andata”.

Foto: ITU.

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