Champagne (ghiacciato) per la Olmo: l’Astana Triathlon World Cup diventa duathlon. Vittoria di Dodet e Polyanskiy

Champagne (ghiacciato) per la Olmo: l’Astana Triathlon World Cup diventa duathlon. Vittoria di Dodet e Polyanskiy

21 Maggio, 2018

2018 Astana ITU Triathlon World Cup, effervescenza di bronzo per Angelica Olmo, che stappa la sua (ghiacciata) bottiglia di Champagne dal terzo gradino della tappa kazaka di Coppa del mondo, trasformata in duathlon a causa della proibitiva temperatura dell’acqua (11.9 °C). Prima la francese Sandra Dodet, in doppietta con Emilie Morier. Oro maschile per il russo Dmitry Polyanskiy

Un nuovo motivo per brindare: sempre dalla World Cup e nuovamente per merito di Angelica Olmo (C.S. Carabinieri), al secondo podio in carriera dopo quello della tappa australiana di Mooloolaba. Un triathlon olimpico trasformato in duathlon a causa della temperatura dell’acqua (11.9 °C), quello di Astana, sulle distanze di 5 – 40 – 10 chilometri. 

Gara femminile Sempre in testa l’azzurra, che interpreta al meglio ogni fase di questa gara sempre in divenire. Peccato per l’allungo finale della francese Sara Dodet, che nell’ultima fase di corsa conquista l’oro (01:57:14), mentre Angelica Olmo lotta per bloccare il rientro della magiara Zsofia Kovacs, poi quarta (01:58:07), ma tra le favorite. L’azzura chiude così il podio (01:57:55); davanti a lei l’altra francese, Emilie Morier (01:57:51). “Stamattina ci hanno comunicato che sarebbe stato un duathlon, ma l’ho presa bene: era nell’aria e non mi ha di certo scombussolato i piani – ha raccontato Angelica – Primo 5.000 sotto controllo, mentre i primi tre giri della bici (ero con la Hall), ho gestito bene ma abbiamo davvero tirato. Poi il 10.000 finale – durissimo – una sorta di duathlon classico al contrario: sono partita forte, dovevo mettere da subito un bel gap tra me e le inseguitrici, e mi sono giocata bene le mie chances per la zona medaglie. Sono venuta qui per ripetere il podio di Mooloolaba e ho centrato l’obiettivo”. Nona posizione, invece, per Verena Steinhauser del Project Ultraman (01:59:05). Non completamente soddisfatta della sua top ten, la Steinhauser ha dichiarato: “Sicuramente il duathlon atipico non ha giocato a mio favore. La prima corsa non è stata tiratissima e ci siamo ritrovate in un gruppone in bici che su un percorso così facile ha fatto poca selezione. Nella seconda corsa poi le gambe non sono andate come dovevano, non sono riuscita a partire forte come speravo. Ho chiuso in progressione l’ultimo giro, ma ormai era tardi”. Sara Papais del TD Rimini conclude 23^ in 02:03:13 e Ilaria Zane della DDS si ritira. Qui tutti i RISULTATI.

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Gara maschile Per gli uomini viene invece confermato il triathlon olimpico con bici da 40 e corsa da 10 chilometri, ma nuoto ridotto a 750 metri. Vittoria per il russo Dmitry Polyanskiy (01:36:50). Lo seguono l’australiano Marcel Walkington (01:37:06) e il transalpino Aurelien Raphael (01:37:24). Tra gli azzurri, Delian Stateff (G.S Fiamme Azzurre) è 12° in 01:38:14, Andrea Secchiero (G.S. Fiamme Oro) 26° in 01:39:16, Massimo De Ponti (C.S. Carabinieri) 28° in 01:39:35, Luca Facchinetti (707) 33° in 01:39:53, mentre Matthias Steinwandter (C.S. Carabinieri) si ritira per un problema meccanico. Qui tutti i RISULTATI.

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Dal sito della FiTri il commento di Francesco Fissore, Performance Manager degli azzurri in trasferta ad Astana, sul bilancio delle gare in Kazakistan: “Decisamente buona la gara di Angelica Olmo, concentrata durante tutta la settimana e in gara, dove ha marcato le atleti più forti ed è stata protagonista. Sapeva di poter lottare con le migliori, sta acquisendo consapevolezza dei propri mezzi e si è giocata al meglio le proprie carte. Per le altre ragazze, la prova è stata meno brillante. Verena Steinhauser non ha disputato una buona seconda frazione di corsa, Sara Papais non è mai entrata nel clou della gara, mentre Ilaria Zane ha subito crampi e ha avuto qualche problema per il freddo in bici. Nella gara maschile, buona frazione a nuoto di Massimo De Ponti, uscito a ridosso dei migliori, in bici insieme agli altri azzurri, i quali hanno lavorato bene ma si sono distanziati dalla testa della corsa. Buon approccio di Delian Stateff nelle prime fasi della corsa, con l’intento di recuperare posizioni; ha disputato una gara generosa, ma peccato per il nuoto: di solito riesce a stare con i primi, ma oggi è partito un po’ indietro. Tanti problemi per il freddo per gli altri azzurri nel finale”.

Photo Credit: ITU.