Un settore sempre più specializzato, quello delle calzature per le due ruote. Modelli dedicati a strada, mtb, gravel, enduro/turismo sportivo e triathlon. Per orientarsi su come scegliere la scarpa da ciclismo ci affidiamo a Scarpe&Sport, l’inserto in edicola insieme a Triathlete.
La scelta della prima scarpa da ciclismo necessita di alcune valutazioni: specialità, percorsi e stagionalità.
Il mondo delle scarpe da ciclismo, infatti, nelle ultime stagioni si è sempre di più specializzato, proponendo tipologie di modelli mirati a ogni singola attività: strada, mtb (mountain bike), gravel, enduro/turismo sportivo, triathlon.
Per quello che riguarda la stagionalità, il mercato propone alternativamente modelli molto estivi, caratterizzati da una tomaia in rete leggerissima e traspirante, ad altri che sono progettati per far fronte al freddo invernale o per l’utilizzo indoor.
La scarpa da mountain bike
Nel caso della mountain bike, dobbiamo cercare un modello che ci procuri un adeguato comfort e assicuri una presa ottimale sul terreno. La differenza sostanziale risiede sul tipo di tasselli in gomma posti sotto la suola, sulla tipologia di chiusura, che varia dal velcro ai nuovi sistemi di serraggio veloce (Boa o similari). Importante è anche la tomaia, che deve assicurare una buona resistenza all’abrasione senza limitare il comfort. Per i neofiti è consigliato l’utilizzo di una suola in materiale composito.
Gravel, il comfort innanzitutto
Sono le ultime nate nel mondo del ciclismo, che hanno avuto una rapida evoluzione in termini di materiali. Hanno chiusure retrò, con lacci, o moderne. Si tratta di fatto di una scarpa multiuso con una calzata comoda. Molto simili ai modelli da mtb, queste calzature devono garantire una buona protezione del piede, devono avere una discreta rigidità della suola, una veloce e facile capacità d’innesto sui pedali. La stessa tipologia di scarpa è idonea all’utilizzo anche nel turismo sportivo.
Enduro, pensate per il pedale piatto
Eccoci invece in presenza di un modello decisamente specifico, esteticamente molto simile a scarpe ginniche. Queste calzature sono pensate per il classico pedale piatto da enduro, che necessita di una base di appoggio superiore e con un buon grip. La suola, a sua volta completamente piatta e gommata, racchiude la possibilità di inserire tacchetti per lo sgancio rapido. Per i neofiti è preferibile una chiusura a stringhe.
Strada, la “prateria” della scelta
Per la disciplina principe delle due ruote si apre una vera e propria prateria della scelta, dove vengono proposti materiali come il carbonio e tomaie senza cuciture, fino alla possibilità di personalizzazione dei colori.
La scelta della scarpa per il ciclismo su strada deve partire dall’adattamento che è necessario per “convivere” con una suola molto rigida e allo stesso tempo molto sottile. Per chi è alle prime armi è preferibile l’utilizzo di modelli caratterizzati da suole in composito e chiusure miste, in modo da trovare progressivamente, durante la pedalata, la condizione di comfort richiesta dalla conformazione del proprio piede.
Un’ulteriore valutazione va fatta sulla scelta della calza e sulla definizione della misura giusta: in fase di acquisto bisogna sempre provare a utilizzare la stessa tipologia di calze, che poi verranno utilizzate durante l’attività.
La misura giusta
Per quello che riguarda la misura della calzatura, il suggerimento è quello di farsi aiutare da un negoziante esperto, che sa di dover tenere in considerazione non solo la lunghezza, ma anche la larghezza della pianta del piede, perché anche questa misura potrebbe influire sulla qualità della pedalata in termini di comfort e di efficienza.
Alle biker destiniamo infine l’ulteriore consiglio di scegliere una tipologia di scarpa dedicata al proprio sesso, vista la presenza di aziende che producono calzature dedicate al pubblico femminile. Nel caso in cui non ci sia questa possibilità, una valida alternativa è quella di scegliere tra le scarpe realizzate per le categorie giovanili.
Le scarpe da triathlon
Ci sono poi discipline, come il triathlon, che necessitano di una tipologia di calzatura pensata per le specifiche esigenze di questo sport.
Nel caso della “triplice”, gli elementi principali da tenere in considerazione sono due: l’utilizzo senza calze e la velocità di calzata. In commercio esistono vari modelli che si differenziano per la tipologia di chiusura, per la rigidità della suola e, in particolare, per alcuni piccoli dettagli che vengono utilizzati per sostenere la scarpa al telaio in fase di transizione.
Così come nel caso delle scarpe da strada, il consiglio per i principianti e quello di provare la scarpa da triathlon senza calze, dettaglio che potrebbe far variare la misura anche di mezzo numero. Meglio inoltre partire con una tipologia di chiusura più “basica” ed essenziale, come il velcro contrapposto, ad esempio.
