Test bici: Scott Plasma Team Issue

Test bici: Scott Plasma Team Issue

17 Marzo, 2016

La Scott Plasma Team Issue è stata completamente riprogettata, non solo per migliorarne l’aerodinamica, ma anche per renderla più veloce e allo stesso tempo più comoda. Protagonista con Sebastian Kienle, questo telaio si è aggiudicato vittorie prestigiose già nel primo anno di vita. Le numerose possibilità di variazioni la rendono un vero abito sartoriale.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Telaio: carbonio monoscocca
Cambio, guarnitura e leve: Sram Red
Manubrio: profile design
Sella: Syncros RR1.5 Tri
Ruote: Syncros in alluminio da 27
WWW.SCOTT-SPORTS.COM

Telaio e forcella

La prima cosa che colpisce guardando questa specialissima e la sua forma decisamente spigolosa, che nasconde una grande ricerca per ottenere il massimo delle prestazioni dal telaio. Il profilo alare parametrico F01-X230 è stato appositamente sviluppato per la plasma 5. Questo concetto presenta una serie di parametri variabili che migliorano la percezione aerodinamica anche a velocità elevate. Scott sa bene le necessità dei lunghisti, perciò è stato sviluppato una pratica borraccia integrata nel telaio, che sposa in pieno il progetto della grande fluidità della linea e della necessaria aereodinamica. Si fa notare anche la pratica scatola di immagazzinaggio: un contenitore in gomma morbida con una linea affusolata per non creare disagio durante la pedalata, che assicura un corretto e pratico stoccaggio di barrette o gel (fino a 8) senza doverle attaccare, come spesso accade, con il nastro adesivo. Il triangolo posteriore, vero snodo di questa specialissima, viene realizzato con grande attenzione ai dettagli tecnici, con un angolo molto chiuso per garantire reattività e con la particolare forma della tubazione dei foderi che si sviluppano con ben tre diametri e curvature differenti, per garantire un’eccellente trasmissione della forza. Così come la generosa scatola del movimento centrale, che risulta rigida e in grado di annullare le torsioni imposte dalla pedalata. Il blocco frontale fa capire ancora una volta la volontà dei tecnici Scott di realizzare e ricercare la rigidità ottimale per rendere il telaio stabile in ogni circostanza. La forcella decisamente generosa vede al suo interno i freni, mentre lo stelo della forcella trova alloggio nel tubo sterzo in una posizione decisamente basso, dove viene accolto dall’attacco del manubrio che, a sua volta, viene assicurato nella parte superiore dal telaio. Così come quello anteriore, anche il freno posteriore è stato posizionato in modo da garantire il massimo della aerodinamicità, trovando posto sotto la scatola del movimento centrale.

Giudizio

Una vera agonista. Ci siamo impegnati per trovare un limite a questo telaio senza riuscirci; si è, infatti, dimostrato sempre molto veloce e decisamente comodo, dettaglio da non sottovalutare se lo usate per la full distance. Ottima la scelta della componentistica e la borraccia integrata e il pratico porta-oggetti sono buoni dettagli; le ruote Syncros ci sono sembrate scorrevoli, anche se personalmente consiglio una ruota a profilo più alto, per sentire ancora di più la grande qualità del telaio.

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