TriFitness: Pilates e il suo magic circle

TriFitness: Pilates e il suo magic circle

10 Giugno, 2016

C’è chi vuole passare dalla palestra all’outdoor per migliorare e/o modificare le proprie performance, c’è che non sopporta i luoghi chiusi e chi quelli aperti e poi c’è chi è già abbastanza occupato dagli allenamenti dello sport praticato per pensare ad altro. E questo è certamente il caso del triatleta, a maggior ragione del neofita, che si trova a passare da una disciplina a una multidisciplina con tutte le fatiche e le concomitanze di impegni che questo comporta. In una situazione così articolata forse il tempo di passare qualche ora in palestra non si riesce proprio a trovarlo e quindi ritagliarsi uno spazio – in casa, al campo o in piscina – dove poter stimolare i muscoli – tutti, non solo e sempre quelli legati alla propria pratica ma anche quelli necessari a un miglior funzionamento dei primi per motivi respiratori, di postura, di stabilità, di sostegno e di economia meccanica – può essere utile e fattibile. Ma cosa fare una volta trovati i ritagli di tempo e di spazio? Questa volta l’aiuto viene da un nome celebre – Pilates – che tra i marchingegni pensati per le sue attività ne ha uno – il Magic Circle – di dimensioni ridotte, leggero e plurivalente. La storia dice che inizialmente lui utilizzò i cerchi dei fusti di birra, ma con gli anni la tecnologia è decisamente migliorata e non è quindi il caso di spaventarsi.

L’attrezzo

Si tratta di un cerchio di circa 40 cm di diametro con degli alloggiamenti che possono fare da impugnature per le mani o da punti di appoggio per ginocchia e caviglie, che per la propria struttura si può schiacciare o tirare per incrementare il lavoro muscolare della parte interessata. Un attrezzo di questo genere può essere facilmente trasportato, si può usare anche per poco tempo ed è in grado di coinvolgere davvero tanti segmenti corporei, sempre con modalità plastiche e non rigide come i macchinari delle palestre di fitness. Tra le esercitazioni che si possono eseguire, ve ne sono alcune molto semplici – ma non per questo meno efficaci – nelle quali si deve semplicemente fare attenzione a non compensare eventuali carichi dovuti al desiderio di andare un po’ oltre i propri limiti con la regione lombare e/o cervicale, già molto sollecitate nello stile di vita del nostro tempo.

In pratica
Arti superiori: stazione retta o seduti, impugnare il Circle con le mani all’altezza delle spalle e schiacciarlo cercando di avvicinare le mani. Espirare nella fase attiva. Eseguire 20 ripetizioni per due volte. L’esercizio si può eseguire a braccia tese o flesse, con effetti differenti.
Arti superiori: stazione retta o seduti, impugnare il Circle con le mani all’altezza delle spalle e tirarlo, cercando di allontanare le mani. Espirare nella fase attiva. Eseguire 20 ripetizioni per due volte. L’esercizio si può eseguire e braccia tese o flesse, con effetti differenti.
Arti inferiori: schiena a terra con le ginocchia piegate e le braccia lungo i fianchi, Circle tra le ginocchia. Schiacciarlo – movimento di adduzione degli arti inferiori – cercando di avvicinare le ginocchia. Espirare nella fase attiva. Eseguire 30 ripetizioni per due volte.
Arti inferiori: schiena a terra con le ginocchia piegate e le braccia lungo i fianchi, Circle fuori dalle ginocchia. Tirarlo – movimento di abduzione degli arti inferiori – cercando di allontanare le ginocchia. Espirare nella fase attiva. Eseguire 30 ripetizioni per due volte.

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