Strappo muscolare: come “ricucire” il danno

Strappo muscolare: come “ricucire” il danno

20 Gennaio, 2022

Cause, cosa fare e prevenzione del danno

Lo strappo muscolare tra le possibili lesioni muscolari purtroppo la tua è la più seria.

Lo strappo, infatti, comporta una rottura completa delle fibre che può essere di 1°, 2° o 3° grado in base al numero di fibre coinvolte. Nelle lesioni di 1° grado sono coinvolte meno del 5% delle fibre, nelle lesioni di 2° grado fino al 75% mentre in quelle di 3° grado dal 75% in su.

Cause

Uno strappo solitamente si verifica per sforzi improvvisi e molto intensi, quando il muscolo non è pronto, quando cioè non è stato fatto un adeguato riscaldamento. È più frequente durante la pratica di sport esplosivi ma a volte può capitare anche con altri movimenti anche se apparentemente innocui.

A volte un atleta è già predisposto e che un gesto potrebbe essere semplicemente la goccia che ha fa traboccare il vaso.

Fattori predisponenti per qualsiasi tipo di lesione muscolare sono: un’insufficiente idratazione corporea, stretching nullo e uno scorretto schema di movimento. Spesso, per esempio, in chi corre o fa bici si riscontra in valutazione la presenza di uno scarso utilizzo delle anche, con conseguente sovraccarico del comparto posteriore della coscia, sinergico all’azione dei glutei.

Cosa fare

L’ideale sarebbe mettere subito il ghiaccio sulla zona di lesione per 20’ più volte al giorno, applicare un bendaggio compressivo e tenere l’arto elevato oltre che in scarico.

La tecar terapia in una seconda fase può essere utile per diminuire il dolore, indurre rilassamento muscolare, aiutare il metabolismo della fibra muscolare durante la sua guarigione e la risoluzione dell’ematoma. Inoltre, utili sono lo stretching, il trattamento della fascia (ovvero, il tessuto connettivo intorno al muscolo), la massoterapia, l’ipertermia, le onde d’urto e il kinesio taping. Queste sono solo opzioni, la scelta terapeutica dipende dal fisioterapista che valuterà e tratterà l’nfortunio. Anche il riposo è parte della terapia e nel tuo caso è di almeno altre 2-3 settimane, dopodiché è consigliata un’ecografia per vedere come procede il tuo recupero. Devono arrivare buone notizie da questo esame prima di avere il via libera per tornare ad allenarti.

Prevenzione

Difficile dire come e quando recupererà il muscolo, tanto però inciderà non solo il trattamento ma anche la prevenzione di un nuovo infortunio alla ripresa degli allenamenti. Elencate le cause, viene automatico l’elenco delle forme di prevenzione, cioè: allenamenti graduali, stretching prima e dopo l’attività sportiva, idratazione adeguata e lavoro con il fisioterapista per un corretto rinforzo e coordinazione dei movimenti per quanto riguarda la contrazione e il rilascio delle coppie di muscoli sinergici, come per esempio glutei-hamstrings (coscia posteriore), ma non solo. Importante sarebbe farlo per tutti i distretti corporei per un’ottimale tecnica di corsa, pedalata e bracciata, soprattutto per un triatleta che solitamente svolge attività fisica intensa dovendo allenare tre diversi sport.

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