Il leone Henri Schoeman: in Sudafrica è nata una stella del triathlon

Il leone Henri Schoeman: in Sudafrica è nata una stella del triathlon

15 Gennaio, 2017

Non solo rugby, che del Sudafrica è lo sport nazionale: con Henri Schoeman la “Nazione Arcobaleno” si tinge dei colori del migliore triathlon mondiale 

Nessuno avrebbe scommesso un Rand sulla possibilità di vedere Henri Shoeman sul podio olimpico, eppure il giovane sudafricano (classe 1991) su quel podio è salito, terzo dopo i fratelli Brownlee, ma davanti ad affermati campioni come il suo connazionale Richard Murray e lo spagnolo Mario Mola. La sua carriera internazionale inizia nel 2009 con un bronzo ai Campionati Africani Junior, ma la crescita diventa poi difficile a causa di due fratture da stress alle tibie e di un incidente in MTB che ha come conseguenza la frattura di una clavicola. Due anni (2010-2011) di inattività o quasi, per poi ritornare a gareggiare tra alti – conquista con la staffetta del suo paese l’argento ai Giochi del Commonwealth – e bassi, e anche il 2016 non inizia al massimo: è 42esimo ad Abu Dhabi, poi sesto a Cape Town, settimo a Yokohama – risultato con cui conquista la partecipazione a Rio – ottavo a Stoccolma, ma poi è 26esimo e deluso ad Amburgo nell’ultima prestazione prima di Rio. Qualche giorno prima della gara olimpica ha la febbre, la sua partenza è in forse, ma per sua fortuna i medici sudafricani danno l’ok per la partecipazione. Dall’acqua, come sempre gli succede, esce tra i primi; tiene il passo in bici e, contrariamente al solito, gestisce il ritmo nella corsa – sesto tempo assoluto il suo – non permettendo agli inseguitori di rimontare. Da Rio a Cozumel la strada è breve e nella gara finale delle ITU WORLD TRIATHLON SERIES batte tutti: è nata una stella. “Tutto lo devo”, dirà poi, “agli allenamenti fatti nella corsa, il mio punto debole, con sedute finalizzate alla resistenza, che mi hanno portato a correre i 10mila sotto i trenta minuti.”.
Gazzella. E leone allo stesso tempo.

Photo Credit: Delly Carr / International Triathlon Union :: 2016 ITU World Triathlon Grand Final Cozumel

Articoli correlati

T100 Triathlon World Tour, arriva il nuovo circuito di gare PTO 2024

01 Febbraio, 2024

#RedefiningTriathlon (ridefinire il triathlon) è l’hashtag ufficiale del T100 Triathlon World Tour, il nuovo circuito di gare PTO 2024 che rappresenta l’evoluzione del PTO Tour per come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi. Annunciato di recente a Londra, il T100 Triathlon World Tour è una delle prima novità nate dalla partnership tra la Professional Triathletes […]

IRONMAN: 5 cose che (forse) ancora non sai!

19 Luglio, 2023

“Il triathlon? Sì, è quello sport in cui prima si nuota, poi si pedala e alla fine si corre una maratona.” Ebbene sì, per molte persone il triathlon è solo l’IRONMAN: 3,8 km di nuoto, 180 km in bici e 42,197 di corsa. Ma perché l’IRONMAN sembra avere un fascino irresistibile rispetto a distanze più […]

Traumi da impatto nella corsa: non asfaltiamoci troppo

05 Gennaio, 2023

Insieme al Dott. Luca De Ponti analizziamo le principali cause dei traumi da impatto generati dalla corsa. Tra asfalto e prato cosa scegliere? Meglio lo sterrato: meno traumatico anche se meno prestativo Quante volte, reduci da qualche acciacco, ci siamo sentiti consigliare di riprendere a correre sul prato a un’andatura modesta? È capitato a molti […]

Triathlon e cross: il fango e i suoi vantaggi

03 Gennaio, 2023

Nell’ambito della preparazione invernale di uno specialista di triathlon, non c’è dubbio che la disciplina del cross sia un ottimo banco di prova per testare i diversi aspetti relativi alla crescita fisiologica, tecnica, muscolare e agonistica dell’atleta. Proviamo ad analizzarli uno alla volta con Giorgio Rondelli